E' qui che, inaspettatamente, si terrà infatti la data pordenonese dell'"Enlarge Your Penis Tour 2012" degli Elio e le Storie Tese.
E già all'ingresso del teatro e nel foyer vedo entrare gente "strana". Mi spiego meglio. Oltre a consueti spettatori "da elioelestorietese", cioè tipo me, casual, età tra il giovine e la mezza, però con facce e abbigliamenti che denotano di certo una possibile propensione al quel tipo di musica, testi e serata, ecco arrivare invece anche delle coppie e dei gruppetti che mi lasciano letteralmente basito. Abbigliamento pseudo elegante, iperclassico, un po' demodé, età media over 65 e ben oltre!
Accipicchia che bacino di pubblico variegato ed insospettabile ha Elio, penso tra me e me! Ma la cosa non mi convince del tutto.
Seduto in platea (e già mi fa strano andare a un concerto delle Storie Tese con la giovin donzella inserviente che con solerzia e gentilezza mi accompagna ai posti numerati: e che è? Paolo Conte? Puccini?) mi dedico meglio a questa osservazione antropologica.
Due categorie assollutamente agli antipodi (gli Eliani e questi Anziani Alieni) riempiono la sala con disposizioni a macchia di leopardo.
Poi l'illuminazione! Ma certo! Sono gli abbonati ignari!
Dev'esssere per forza così! Oltre a quelli intervenuti apposta per la serata, proprio per vedere Elio e C., questi altri invece hanno comprato l'abbonamento stagionale al Verdi, e nel pacchetto si ritrovano anche questo appuntamento sconosciuto. Oddio, magari Elio l'hanno visto in X Factor, ma dubito fortemente che sappiano che musica fa e sopratutto la singolarità dei suoi testi.
Da quel momento per me la serata si sdoppia nel seguire, da una parte, cosa succede sul palco, e, dall'altra, nel controllare con irresistibile curiosità come reagiscono gli Alieni nelle file di fianco a me.
Ecco però che iniza lo spettacolo.
Già l'inizio è esilarante. Elio compare da solo sul palco, si scusa per l'inesistente ritardo, e giustifica la sua solitudine con il traffico impazzito di Pordenone e il suo dedalo di sensi unici nel quale i suoi musicisti sono al momento dispersi.
(Tta parentesi: i lunedì sera a pordenone sembra di essere a Chernobyl dopo la catastrofe, come movimento e traffico...)
Ecco che i componenti entrano uno ad uno trafelati e mortificati del finto ritardo, e s'inseriscono nella prima canzone della serata: la più che trentennale CAVO, una serenata alla propria bella con annessa preghiera al cavo jack della chitarra di non dissaldarsi del tutto.
Quando l'ensamble è al completo, e cioè:
Elio - voce solista, chitarra, flauto traverso
Faso - voce, basso elettrico, cori
Cesareo - chitarra, cori
Rocco Tanica - voce, tastiera, vocoder, drum machine, diamonica
Christian Meyer - batteria, percussioni
Jantoman - tastiera, cori.
e la grande Paola Folli alla voce e ai cori, ecco che il finale della prima canzone, diventa il roboante finale del concerto!!!
Effetti di luci, rullatone di batteria, musica che raggiunge il parossismo, grande applauso, ed eccoli mano per mano davanti al pubblico a ringraziare, inchini e baci, come dopo due ore di Live!
Per fortuna arriva una finta lettera del questore di Pordenone, ad intimarli, per motivi di ordine pubblico, a continuare, loro malgrado il concerto. Nonostante le proteste di Elio per l'evidente censura alla loro musica di qualità, "MA CONCENTRATA", ecco che il concerto comincia davvero con una cover di IN THE STONE degli Earth Wind and Fire, con liriche davvero veritiere: ”...Siamo un po’ vecchiotti ma spacchiamo il culo ai passeri...”, ad esempio.
Da ora in poi, a inframezzare un brano e l'altro, Elio e pards ci concedono irresistibili scenette, e poi un dialogo ironico con una voce un po' esagitata dal pubblico (vero fan o complice?), che continuerà per tutta la sera.
Ecco invece che da una poltrona davanti alla mia, come se fosse un casuale spettatore, sbuca l'Architetto! Quel Mangoni che, pur non essendo componente degli Elios, è presenza fissa nelle loro performance.
Sale sul palco come se fosse qui per caso, ma poi sottolinea con le sue danze e travestimenti un po' tutto il concerto, con interpretazioni esilaranti e anche davvero faticose (questo Mangoni, pur inquartato e con pancia, è allenato come un maratoneta, accidenti!)
Si prosegue con il FANTASMA FORMAGGINO, poi la mitica SHPALMAN, poi la canzone GOMITO A GOMITO (CON L'ABORTO)... E, amici miei, è davvero uno spasso per me vedere da una parte i fans felici e esaltati (seppur contenuti giocoforza sulle poltrone), e dall'altra le facce basite-stupite-indignate-marmoree dell'altra metà del pubblico, gli Alieni dell'Abbonamento Alla Stagione Teatrale.
Se mai la definizione Faccia Di Cemento ha avuto un'impersonificazione materiale, questo è il caso, credetemi.
E mi chiedo: ha senso per un gruppo così, un luogo come un teatro? Mah... Per me, no.
Ecco CARTONI ANIMATI, e poi via via le altre, suonate ed interpretate con la consueta inquietante maestria.
Inquietante perché questi fior di musicisti sono, per i miei rozzi gusti, anche troppo bravi e spesso anche un po' autocelebrativi: ritmi sincopati cervellotici, variazioni tonali ardite e raffinatissime.
Insomma questi strasimpatici maestri da conservatorio, forse alla fine mi risultano cordialmente un pochino antipatici, per il loro essere i primi della classe.
C'è da dire poi che la dimensione live, con i suoni sicuramente più duri, corposi, prepotenti e massicci, con un impianto poi forse sovradimensionato all'ambiente, non esalta la scelta delle due tastiere, che intessono trame forse ridondanti, più adatte ad un ascolto pulito e cristallino come quello su disco.
Come sempre (intendo quasi sempre nei concerti dal vivo) inoltre, almeno dalla mia poltrona, la voce è poco intelligibile, e comunque non quanto i testi meritino!
Detto questo: che concerto! Strepistosi, mannaggia.
2 ore tonde tonde di Live, che volano via, senza un momento di noia.
Brani in un crescendo ritmico e spettacolare, tra cui: ENLARGE YOUR PENIS (che da il titolo al tour, la prima vera e propria canzone su Internet), NUDO E SENZA CACCHIO, T.V.U.M.D.B. per poi salire con quelle più dance e pestate!
Nel bis la strarichiesta TAPPARETTA sugella alla grande, un grande concerto!
Che dire: maledetti Elios, avete vinto anche stavolta!
22/03/12 Massimo Adolph Nutini - Copyright TheGreatComplottoRadio
Scaletta completa della serata:
Enlarge Your Penis Tour 2012
CAVO
EW&F IN THE STONE
FANTASMA FORMAGGINO
SHPALMAN
GOMITO A GOMITO
CARTONI ANIMATI
COME GLI AREA
ENLARGE YOUR PENIS
PLAFONE
ABBECEDARIO
NUDO SENZA CACCHIO
CATETO
T.V.U.M.D.B.
DISCO MUSIC
BORN TO BE ABRAMO
PARCO SEMPIONE
(bis)
PIPPERO
TAPPARELLA